Quando si comincia a pensare che sia giustificato "scombussolare", o quantomeno rendere difficile e infelice la vita per un pugno di milioni di persone in Italia, e altrettante in altri paesi per il supposto "beneficio?" di tutti gli altri, e dal pensare si passa e si continua a fare i fatti, mi viene in mente la banalità del male. Non posso farci niente, ho impiegato tempo per comprendere a fondo le parole della Arendt. Quando si propaganda e/o si obbliga a vaccinare i bambini, a inoculare loro una sostanza di cui non si conoscono gli effetti a lungo termine, con un pericolo di effetti avversi dichiarati, facendo oltretutto firmare una liberatoria che serve da scudo ai pavidi responsabili, penso sia un crimine e penso alla banalità del male. Quando vieni "sospeso" dal lavoro e dallo stipendio, dai contributi pensionistici e dalla possibilità di muoverti liberamente e senti dire che in ospedale devono entrare prima i vaccinati da quella mente forse brillante che era di Bersani, penso alla Arendt e più vicino nel tempo alle parole di Predrag Matvejevic riguardo quel mondo che ha fomentato l'odio, "di chi ha tenuto il microfono sotto la barba dei suonatori di gusle e decantava le loro gesta mentre batteva su Sarajevo". Non si possono certo fare paragoni che so, alla Kolyma, ho impiegato anni per disintossicarmi dai racconti di Varlam Šalamov, la cui lettura mi ha fatto entrare in uno degli inferni della fine degli anni 20 e degli anni '30 e 40 del novecento, lettura che non consiglio, ma è servita per comprendere a fondo la Arendt.
Anche se non so come, sento di avere alcune responsabilità riguardo il potere dato a Draghi, come ieri a Conte e via dicendo, anche se non ero nato, guardando nelle immagini e dentro la moltitudine della folla inneggiante a Hitler, o a Mussolini, ho come la sensazione di riconoscermi, questo pensiero ha sempre avuto un ruolo nell'emozione della mia vergogna. Il male non pensa, non ha coscienza, è senza scrupoli, agisce meccanicamente, non ha profondità, "Es kann die ganze Welt verwüsten, gerade weil es wie ein Pilz an der Oberfläche weiterwuchert" - "Può devastare il mondo intero proprio perché continua a crescere come un fungo in superficie".
Il mio disagio inoltre non è nulla se paragonato alle folle dei profughi ignari ma sognatori che premono sui confini dell'occidente con la speranza di una nuova e più dignitosa vita.
Si è quindi intrapresa una strada da abbandonare quanto prima possibile, non facciamo il gregge che si fa condurre da un drago, sarebbe banale ritrovarsi nelle sue ...Fauci.
bonste