Ieri, ascoltando dalla radio rai radio3 scienza (21/09/2021);
https://www.raiplayradio.it/audio/2021/09/Decido-io-43024f10-c693-4f5f-8335-ef9a6abf2a42.html
"Rumore. Un difetto del ragionamento umano" (UTET 2021): sfogliamo il nuovo saggio di Daniel Kahneman, Olivier Sibony e Cass R. Sunstein sui processi decisionali, mi è venuta in mente questa paginetta di Giorgio Bert, (Torino 1933), cardiologo, è stato redattore di “Sapere” e “Se/ Scienza Esperienza”, ha codiretto per Feltrinelli la Collana “Medicina e potere”.
Quindi tutto sembra essere già stato detto, scritto.
Ma dalla gran parte dei giornalisti, e nella totalità delle divulgazioni televisive, non si fa altro che sostenere le menzogne del sistema di potere del governo, sostenendo regole e provvedimenti, incentivando lo scontro sociale, instaurando costantemente un clima di paura se non terrore. Nessuna fonte di vera informazione, nessun ricorso ai testi e alle leggi dello stato di diritto costituzionale, nessuna memoria dei precedenti filosofici etici, umanistici fondanti uno stato cosiddetto democratico. Nessuna memoria dei percorsi e dei sentieri che sempre hanno contraddistinto i sistemi dittatoriali e totalitari.
Hanno certamente tutti dimenticato cosa è la medicina:
..."La medicina, almeno quella che ha a che fare con i malati in carne ed ossa, è una disciplina che sta al confine tra scienze della natura e scienze umane; averlo dimenticato, come è evidente dal curriculum di studi universitario da cui ogni aspetto umanistico è scomparso, è causa a lunga scadenza di disagio anche serio per molti medici. Il risultato perverso di una mancata formazione filosofica ed etica è costituito da forme di autodifesa che vanno dal paternalismo più massiccio all'indifferenza più totale.