Riconoscere che il nazismo non è qualcosa di aberrante che improvvisamente si è manifestato nella storia come un’anomalia, una scheggia impazzita, ma che del capitalismo è una variante.
...E invece sapevano tutto. Erano stati indifferenti, avevano coltivato i loro orticelli, i loro interessi o erano stati pavidi o erano convinti che tutto sommato il fascismo era ordine e legalità e andava bene e chi si opponeva era un mestatore, un sobillatore o, peggio, un comunista.
La storia non si ripresenta mai allo stesso modo, ma ci sono dei campanelli d’allarme che dovrebbero risuonare nella testa delle persone quando si percepiscono dei segnali riguardanti la possibilità stessa di vivere degnamente.
...contro i poveri, contro chi la pensa diversamente, contro i non vaccinati, contro i migranti, contro i giovani della movida...aleggia una cattiveria in questa società che è una filiazione diretta della cattiveria del potere.
La cattiveria non costituisce una categoria politica ma una caratteristica in più e non necessaria anzi addirittura gratuita dell’esercizio del potere, una sorta di sadismo che esula dagli interessi concreti della stessa classe dominante che non avrebbe bisogno di metterlo in atto per perseguire gli obiettivi che si propone e che ha praticamente raggiunto data la larga percentuale dei cittadini che nello specifico dell’emergenza pandemica hanno aderito alle imposizioni più svariate.
San Francisco, 1990 - Acuarela sobre Papel - 48 cm X 60 cm - https://www.laurahernandez.com/galeria/nacimiento_nva_vida/index.php
...Ci vengono immediatamente in mente le aberranti dichiarazioni di alcuni esponenti governativi, riprese da molta parte della popolazione per cui sarebbe stato giusto che chi non si voleva vaccinare fosse escluso dalle cure mediche pubbliche e le altrettanto aberranti scelte di Stato per cui chi non ha <obbedito liberamente> è stato escluso dal consesso sociale con l’allontanamento da qualsiasi luogo di socialità e di servizio e privato di ogni mezzo di sostentamento con la sospensione dal lavoro e dallo stipendio.
...Sono evidenti i riscontri tra l’impostazione dell’ideologia nazista nei confronti della <comunità> che propaganda come base dell’unità germanica e l’impostazione neoliberista dell’attuale fase capitalistica in cui il richiamo ad una <comunità> composta da coloro che sono <liberi di obbedire> espelle drasticamente tutti/e coloro che scelgono di starne fuori o per incapacità o per decisione personale. Tutti costoro sono dei reietti che non meritano vita e/o assistenza bensì estinzione in quanto dannosi/e per tutta la società.
Questa impostazione è stata evidente nella così detta emergenza pandemica con coloro che non si sono adeguati ed è evidente ora con la gestione dell’emergenza di guerra. Siamo liberi di allinearci, ma se scegliamo il contrario, se la nostra narrazione è critica, ragionata, se si discosta dal pensiero unico... allora siamo degli individui indegni.
...Riconoscere che i principi guida del neoliberismo sono principi nazisti non deve condurre a pensare che ci siano configurazioni <devianti> del capitalismo che si avvicinano al nazismo bensì riconoscere che il nazismo non è qualcosa di aberrante che improvvisamente si è manifestato nella storia come un’anomalia, una scheggia impazzita, ma che del capitalismo è una variante.
...La comunicazione che è praticamente a reti unificate, compresa quella del vaticano, non può essere definita di parte, cosa che tutto sommato potrebbe avere anche una qualsivoglia dignità, no, è taroccata, distorta, impunemente e sfacciatamente falsa.
Resta il grande problema di come si possa dire il vero in un contesto dove tutto è falso.
Elisabetta Teghil
Libertà di obbedire, obbligo di essere gradit* : Qui